(ANSA) - ROMA, 03 GEN - Il virus dell'epatite C, malattia che colpisce circa un milione di persone in Italia e' capace di 'manipolare' singole molecole per sopravvivere nel fegato, dirottandole dalla loro funzione originaria e 'convincendole' a supportare la replicazione del genoma virale. E' il meccanismo osservato da un gruppo di ricercatori delle universita' del Nord Carolina e del Colorado, tra la molecola di microRna miR-122 e il virus dell'epatite. Quest'ultimo, secondo quando e' stato descritto in un articolo apparso online sui Proceedings of the National Academy of Sciences, riesce a 'ipnotizzare' miR-122, inizialmente deputata a regolare l'espressione genica nelle cellule del fegato umano, che viene dirottata ad aiutare il virus dell'epatite a stabilizzarsi e a replicarsi nell'organo. Alla luce di questo fenomeno, i ricercatori hanno sperimentato un farmaco, chiamato antagomer che si lega a miR-122 e lo sequestra nel fegato, destabilizzando il genoma virale e accelerandone la degradazione a livello epatico. I ricercatori affermano che questa sperimentazione ha portato all'individuazione di un nuovo obiettivo farmacologico per il trattamento dell'epatite C.(
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