sabato 17 settembre 2011

Ottobre, mese di svolgimento delle selezioni per i Corsi di laurea di secondo livello

I corsi di Laurea magistrale in Scienze infermieristiche hanno l’obiettivo di sviluppare nei professionisti infermieri ulteriori competenze di tipo clinico e gestionale.
L’accesso alla docenza nei corsi universitari infermieristici e alle funzioni apicali dell’organizzazione infermieristica delle strutture sanitarie richiede il possesso della Laurea magistrale in Scienze infermieristiche.
Il prossimo 26 ottobre in numerose Università italiane si svolgeranno le selezioni per l’ammissione ai Corsi di laurea di secondo livello.
Nel sito della Federazione Ipasvi (www.ipasvi.it) è stata inserita una serie di test per potersi esercitare e verificare il proprio livello di preparazione per affrontare le prove di selezione.
L’accesso al sito e l’utilizzo delle prove, corredate delle relative risposte, è completamente gratuito.
Diffondi la notizia e... in bocca al lupo !
 
Fonte:ipasvi.it
 
 
 

Audit clinico per tutti: Corso Fad Gratuito!!!




Il corso sull’Audit clinico affronta un argomento molto importante, ma spesso trascurato, nell’ambito della gestione del rischio e fornisce gli elementi di base per capire che cosa sia un audit, come lo si possa impostare e condurre e con quali obiettivi.

Il corso prevede una serie di attività, comprese diverse esercitazioni pratiche da svolgere online e quattro casi che pongono quesiti di tipo decisionale, oltre al possibile utilizzo di forum di discussione.
Per ottenere i crediti occorre aver superato tutte le varie fasi proposte.

Come accedere al corso
Chi non si fosse ancora registrato alla piattaforma per accedere al corso deve farlo, passando prima dal sito dell’IPASVI www.ipasvi.it. Dopo riceverà una password per accedere direttamente alla piattaforma FadInMed.
Chi avesse già affrontato il corso sull’RCA può accedere al nuovo corso collegandosi direttamente alla piattaforma (www.fadinmed.it).
Si ricorda che il corso sull’RCA resterà online fino al 31-12-2011 e il corso sull’audit fino allo 08-09-2012



Mutui - Infermiere scegli l'Inpdap

Il termine ultimo per presentare la domanda è il 10 Gennaio, Maggio e Settembre

Entro il 1° gennaio, il 1° maggio e il 1° settembre di ogni anno viene pubblicato sul sito internet dell’INPDAP, all’indirizzo www.inpdap.gov.it, l’importo stanziato, per ciascuna Direzione Regionale, rispettivamente per il primo, il secondo e il terzo quadrimestre dell’anno.

Cosa fornisce
La prestazione fornisce mutui ipotecari, per l’acquisto della prima casa di abitazione, della durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni. La somma massima erogata non può superare il limite di euro 300.000.

A chi si rivolge
Il beneficio è riservato agli iscritti in attività di servizio, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, e ai pensionati iscritti alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali con una anzianità di iscrizione di almeno 3 anni.

Requisiti
L’iscritto o i componenti il nucleo familiare non devono risultare proprietari di altra abitazione in tutto il territorio nazionale. Il requisito è considerato sussistente nel caso in cui l’interessato o i componenti il nucleo familiare siano proprietari di abitazioni in misura pari o inferiore al 50% di ciascuna di esse, ricevute per successione mortis causa e non fruibili perchè gravate da diritti reali di godimento.

Tasso e durata
I tassi sono stabiliti con delibera del Consiglio di amministrazione dell’Istituto. Attualmente risultano fissati nelle seguenti misure:

  • mutui a tasso fisso: tasso di interesse del 3,75% per l’intera durata del mutuo;
  • mutui a tasso variabile: tasso del 3,50% per il primo anno e, con decorrenza dalla terza rata, tasso variabile pari all’Euribor a 6 mesi, calcolato su 360 giorni, maggiorato di 90 punti base, rilevato il 30 giugno o il 31 dicembre del semestre precedente.

Modalità di pagamento
Il pagamento delle rate di ammortamento avviene tramite bollettini MAV precompilati, trasmessi al mutuatario a cura dell’Istituto. In caso di mancata ricezione del bollettino MAV, i mutuatari possono versare quanto dovuto avvalendosi di un bollettino di conto corrente postale numero 48782965 intestato a Inpdap – Mutui ipotecari edilizi non cartolarizzati” sul quale devono essere specificati:

  • il cognome, il nome e il codice fiscale del mutuatario;
  • l’anno di concessione del mutuo;
  • numero della domanda;
  • il periodo di riferimento della rata (es. 1.7.2010/31.12.2010).

Graduatorie
Entro 30 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, per ciascun quadrimestre l’ufficio Provinciale e Territoriale approva, con apposita determinazione, la graduatoria provinciale e territoriale, che viene pubblicata sul sito Internet dell’INPDAP per la durata di 15 giorni.

Entro tale termine potranno essere presentati, a pena di decadenza, eventuali ricorsi al Direttore regionale che, nei trenta giorni successivi, adotta le relative decisioni.

Il Direttore provinciale/territoriale, apportate le eventuali modifiche determinate dall’accoglimento dei ricorsi presentati, pubblica sul sito Internet dell’INPDAP la graduatoria definitiva.

Ciascun iscritto, utilmente collocato in graduatoria, sarà informato con raccomandata a/r, della possibilità di definire la sua domanda.

Nel caso di non utile collocazione in graduatoria, l’iscritto, può riproporre la domanda nel quadrimestre successivo; in tal caso, è esonerato dal riprodurre la documentazione prevista solo per la parte attestante requisiti e situazioni non modificatisi nel frattempo



Biotestamento. Cgil e Fp Cgil chiedono audizione al Senato

“Il Ddl Calabrò è inaccettabile”. Per questo la Cgil e la Fp-Cgil hanno chiesto una urgente audizione alla commissione Igiene e Sanità del Senato per spiegare le loro ragioni contro una legge che “costringerà a mantenere in vita con interventi sproporzionati la persona che ha deciso di rifiutarli in modo consapevole e non ha più una speranza di recupero”.

16 SET - La Cgil e la Fp-Cgil hanno chiesto una urgente audizione alla Commissione Sanità del Senato in merito al disegno di legge Calabrò sul biotestamento, che ha ripreso il suo iter parlamentare, per illustrare le ragioni dell’Appello promosso dalla FpCgil e dalla FpCgil Medici “Io non costringo curo”, che ha raggiunto oltre 11mila adesioni tra medici ed operatori sanitari.
La proposta di legge è per il sindacato “inaccettabile”. “Se approvata – spiega la Cgil in una nota - costringerà a mantenere in vita con interventi sproporzionati la persona che ha deciso di rifiutarli in modo consapevole e non ha più una speranza di recupero. Dispone che sia impossibile rifiutare l'idratazione e la nutrizione artificiale, considerate come ‘pane ed acqua’, in contrasto con la comunità scientifica internazionale che le considera terapie”. Per la Cgil, come sostenuto nell’Appello di “Io non costringo, curo”, i medici e gli operatori sanitari “devono poter lavorare secondo scienza e coscienza in una alleanza terapeutica con la persona assistita, alla quale devono sempre essere garantite la dignità e la decisione finale”.
16 settembre 2011
fonte :QS

Tbc, altri tre infermieri positivi si allarga il contagio al Gemelli

di Mauro Evangelisti
ROMA - Anche tre colleghi dell’infermiera del reparto di neonatologia del Gemelli malata di tubercolosi potrebbero essere stati contagiati. E’ quanto mai importante usare il condizionale, ma i primi risultati sui test in corso su circa duecento dipendenti del Gemelli che hanno avuto contatto con l’infermiera hanno dato un responso positivo in tre casi.

Ora servirà un ulteriore approfondimento per verificare se si tratti di un contagio recente e riconducibile alla malattia dell’infermiera. Tenendo conto che l’infermiera ha contagiato 122 bambini è probabile che anche qualche collega che ogni giorno ha lavorato gomito a gomito con lei sia venuto a contatto con il bacillo. Con due precisazioni fondamentali: non sono malati e non sono a loro volta contagiosi. A Roma, intanto, il Campidoglio ha deciso di inviare una circolare ad asili nido e scuole materne in cui si forniscono indicazioni sulla tubercolosi e su come si può diffondere.

Ieri il Codacons ha sollevato un altro caso: un bimbo nato a maggio 2010 - quasi un anno prima dei primi sintomi di malattia dell’infermiera - sarebbe positivo al test. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi: «Oramai non ci sono solo casi di contagio risalenti allo scorso anno, ma addirittura anche mamme positive ai test». Rienzi fa riferimento al caso della madre di un bimbo nato a luglio 2011 (positivo) risultata anch’ella positiva al test della tubercolosi polmonare. Replica il presidente della Regione, Renata Polverini: «Abbiamo fatto tutto quello che i protocolli prevedevano. Ora la parola spetta agli organismi giudiziari e al Gemelli, che ha mantenuto un’unità di controllo per i test». «Bisogna essere prudenti - osserva un consigliere regionale della Lista Polverini, Giuseppe Melpignano, pediatra -. Partiamo da un dato: in Italia vi sono sette milioni di positivi alla Tbc». Dunque, la madre positiva (ma anche i colleghi dell’infermiera positivi) potrebbe essere stata contagiata molto tempo fa. E il bambino di cui parla il Codacons potrebbe avere avuto contatto con il bacillo della Tbc fuori dall’ospedale. Inoltre il test utilizzato (Quantiferon) non è attendibile nel rilevare un contatto con il bacillo avvenuto non di recente. Ultimo nodo, spiega Melpignano: «Non esiste un precedente di un utilizzo del Quantiferon su uno screening così vasto. C’è la possibilità che vi sia una percentuale alta di falsi positivi, anche se ovviamente è stato giusto far scattare la profilassi».

Ma ieri è emerso un altro problema, nel corso della riunione della commissione regionale sulla sicurezza sul lavoro. Giuseppe Scaramuzza, leader laziale del Tribunale del Malato: «Nel febbraio 2010 l’infermiera è stata trasferita da Pneumologia (dove potrebbe avere avuto il contatto con il bacillo) a Neonatologia. I controlli non sono stati sufficienti». Se fosse stato rilevato allora che l’infermiera era positiva alla Tbc si poteva attivare un monitoraggio periodico che avrebbe individuato in tempo l’insorgere delle malattia. Ieri dal consigliere regionale Pd, Enzo Foschi, veniva addirittura chiesto di «sospendere le nascite al Gemelli».

Il rettore dell’Università Cattolica, Lorenzo Ornaghi, ha scritto una lettera a tutto il personale in cui afferma: «Il Policlinico sta vivendo una delle fasi più gravi della sua storia. Certamente è la più dolorosa. Lo è soprattutto e in modo intenso per ognuno di coloro che - docenti, medici e specializzandi, caposala e infermieri, suore e sacerdoti, lavoratori di ogni ambito tecnico e amministrativo - al Gemelli ogni giorno prestano la loro opera e offrono le loro fatiche, orgogliosi di appartenere a una famiglia la cui identità e la cui missione hanno sempre coinciso con l’erogazione del servizio di assistenza alla salute di qualunque cittadino di Roma, della Regione Lazio e dell’Italia intera». «L’intera Università che sin dall’inizio ha sinceramente e profondamente condiviso le ansie e ogni motivo di disagio delle famiglie dei neonati, intende ora manifestare la propria speciale vicinanza e i propri sentimenti di solidarietà a tutti i lavoratori del Gemelli».
Giovedì 15 Settembre 2011 - 12:04 - il messaggero.it
 
 

giovedì 8 settembre 2011

Sblocco turn over. Polverini: “Importante per la sanità la deroga in manovra”

“Quando si deve garantire il diritto alla salute è una questione seria che non può avere solo attinenza con i conti”. Così la presidente del Lazio ha commentato il provvedimento inserito nella manovra economica che prevede per le Regioni sottoposte a Piano di rientro la possibilità di ottenere la deroga al blocco delle assunzione del personale del Ssn

08 SET - La possibilità per le Regioni sottoposte al piano di rientro sanitario di chiedere la deroga per lo sblocco del turn over inserita nella manovra economica è un passo “importante” per la Governatrice del Lazio Renata Polverini. “La nostra regione è sottoposta a piano di rientro, abbiamo chiesto in tante occasioni lo sblocco del turn over, perché quando si deve garantire il diritto alla salute è una questione seria che non può avere solo attinenza con i conti” ha commentato a margine della Conferenza delle Regioni. Alla domanda di Quotidiano Sanità riguardo all’intenzione o meno della regione di usufruire di questa possibilità, Polverini da risposto: “Già avevamo ottenuto delle minideroghe, ma in questo caso è un’iniziativa assolutamente apprezzabile. Vorrei ribadire che assumendocene la responsabilità, dove c’era abbiamo già concesso deroghe proprio per garantire la salute”.


Fonte: QS

Manovra. Via blocco turn over in sanità nelle regioni in "rosso". Ma a certe condizioni

Il maxi-emendamento del Governo recepisce l’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che prevedeva la deroga del blocco del turn over per il personale del Ssn nelle Regioni con i piani di rientro. La deroga dovrà comunque essere legata ad alcune condizioni verificate dal Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei Lea e dal Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali. Ricordiamo che nella manovra dello scorso luglio la deroga era limitata ai dirigenti di struttura complessa

07 SET - Ecco il testo dell’emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, e recepito nel maxi-emendamento del Governo, che prevede la deroga del blocco del turn over per il personale del Ssn nelle Regioni con i piani di rientro che abbiano adempiuto agli obiettivi di piano. La manovra bis estende così a tutto il personale del Ssn la deroga che nella manovra di luglio era prevista solo per i dirigenti di struttura complessa.

Dopo il comma 23, inserire il seguente:
23-bis. Per le regioni sottoposte ai piani di rientro per le quali in attuazione dell'articolo 1, comma 174, quinto periodo, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria 2005), è stato applicato il blocco automatico del turnover del personale del servizio sanitario regionale, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, su richiesta della regione interessata, può essere disposta la deroga al predetto blocco del turn over, previo accertamento, in sede congiunta, da parte del Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, di cui rispettivamente agli articoli 9 e 12 dell'intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, sentita l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), della necessità di procedere alla suddetta deroga al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, del conseguimento di risparmi derivanti dalla corrispondente riduzione di prestazioni di lavoro straordinario o in regime di autoconvenzionamento, nonché della
compatibilità con la ristrutturazione della rete ospedaliera e con gli equilibri di bilancio sanitario,
come programmati nel piano di rientro, ovvero nel programma operativo e fermo restando la previsione del raggiungimento dell'equilibrio di bilancio


domenica 4 settembre 2011

Caffè: prima tazzina per svegliarsi è inutile. La mente la "ricorda"

La "prima tazzina" di caffè avrebbe un mero effetto placebo sull'organismo e non darebbe "la carica". Questa la conclusione di una ricerca inglese che però va letta con attenzione. In realtà il "ricordo" inconscio del caffè sarebbe così potente che la mente "sente" la caffeina anche dove non c'è.

C'è chi non si "sveglia" prima della tazzina fatidica di caffè, gustata a casa o al bar. Qualcuno si è pure comprato la macchinetta per fare l'espresso come al bar, tanto è amante del caffè bevuto di prima mattina. Milioni di italiani accompagnano poi la prima tazzina di caffè, per "darsi la carica" ma soprattutto per "svegliarsi", alla prima sigaretta, un'abitudine certamente discutibile ma che per alcuni è anche l'unico passepartout per correre al bagno. Ma ecco che una ricerca scientifica attacca il caffè come "starter" irrinunciabile della giornata dato che, secondo uno studio inglese della University of East London, la "prima tazzina" avrebbe solamente un effetto "psicologico". I ricercatori inglesi, hanno infatti fatto un piccolo esperimento su 88 volontari tra i 18 e i 47 anni, tutti estimatori dichiarati del caffè soliti bere almeno due tazze al giorno della preziosa bevanda. Lo studio, pubblicato sulla rivista Appetite, ha visto sostituire ai volontari il solito caffè "con caffeina" con quello "decaffeinato", ovviamente a loro insaputa. I risultati sono sbalorditivi: coloro che bevevano il caffè decaffeinato avevano lo stesso effetto "di carica" di quelli che gustavano il caffè "classico", anzi in alcuni casi erano più "su di giri" dei colleghi d'esperimento. I risultati suggeriscono ai ricercatori non tanto che la caffeina non sia più una sostanza "stimolante" ma che, in qualche modo, la mente "anticipi" l'effetto della caffeina anche quando non c'è. La prima tazzina per dare un senso alla giornata sarebbe quindi un effetto "placebo", ma che non smitizzerebbe gli effetti del caffè ma anzi ne rafforzerebbe la "leggenda" e il "ricordo" nella mente inconscia. Alcuni, leggendo la notizia si chiedono però quale caffè abbiano bevuto gli inglesi perché, come qualsiasi estimatore della polvere marrone sa, c'è caffè e caffè, miscela e miscela, tazzina e tazzina. Ma anche mano e mano, e barista e barista.
Jessica Montani



Prescrivevano ossigeno senza motivo, medici finiscono nei guai

BARI – Prescrivevano l’uso dell’ossigeno a pazienti che non ne avevano bisogno dando anche vita a un giro di fatture gonfiate.
Il Nas dei carabinieri di Bari ha notificato questa mattina 47 avvisi di conclusione indagini a 19 medici, per lo più pneumologi, 26 imprenditori e 2 infermieri, accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alle false fatturazioni e alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale nel settore dei gas medicinali. Un danno erariale presunto di 6 milioni di euro.
In tutto sono 13 gli ospedali interessati attraverso personale in servizio al San Paolo di Bari, al Miulli di Acquaviva delle Fonti, al Fallacara di Triggiano, al Maugeri di Triggiano e all’Umberto I di Roma, per citarne alcuni.
Un’indagine avviata nel 2008, coordinata dai sostituti procuratori Ciro Angelillis e Grazia Maria Nanna, dopo la denuncia di due addetti alla consegna a domicilio di bombole di ossigeno licenziati da due note aziende specializzate nella commercializzazione di gas medicali.
La truffa avveniva così: medici e addetti ai reparti ospedalieri (tecnici e infermieri) segnalavano in modo sistematico alle ditte i pazienti in dimissione ricevendone in cambio beni e utilità. Alcuni esami diagnostici, funzionali alla successiva prescrizione di ossigeno terapeutico, venivano addirittura compiuti al domicilio dei pazienti da tecnici delle aziende, anche se i relativi accertamenti risultavano compiuti in ospedale.
E non solo. Veniva infatti prescritto l’uso dell’ossigeno a pazienti che in qualche caso non ne avevano bisogno e la stessa bombola, usata per metà, assegnata a due distinte persone. Di contro, il rimborso alle aziende la Asl lo erogava due volte. Come se ognuno degli “ammalati” esaurisse il contenuto di ciascuna bombola.
Gli uomini del Nas dei carabinieri, coordinati dal capitano Antonio Citarella, hanno poi documentato anche un giro di fatturazioni emesse da ristoratori per far sì che gli informatori farmaceutici, presentando alle aziende le fatture per i rimborsi, avessero il margine per pagare viaggi e regalie ai medici collusi.
Gli investigatori hanno documentato fatture per 24mila euro, pranzi e cene consumati in un’unica struttura da un referente di una delle aziende finite sotto indagine.
Di questa mattina la notifica delle conclusioni delle indagini a medici, infermieri, tecnici, imprenditori, dirigenti di azienda e ristoratori di 7 province del territorio nazionale: Bari, Milano, Torino, Roma, Napoli, Lecce, Rieti
 
 
 
 
 

sabato 3 settembre 2011

Concorsi e Mobilità: Bando mobilità - AO Universitaria consorziale Policlinico di Bari-

Avviso pubblico, per soli titoli, di mobilita' volontaria regionale e interregionale, di personale appartenente ad Aziende e a tutti gli Enti del Comparto di cui al C.C.N.Q. del 2 giugno 1998, per la copertura di n. 100 posti di Collaboratore professionale sanitario infermiere cat. D e di n. 5 posti di Collaboratore professionale sanitario tecnico di radiologia cat. D. (GU n. 70 del 2-9-2011)
E' indetto avviso pubblico, per soli titoli, di mobilita' volontaria regionale e interregionale, di personale appartenente ad Aziende e a tutti gli Enti del Comparto di cui al C.C.N.Q. del 2 giugno 1998, per la copertura di n. 100 posti di Collaboratore professionale sanitario infermiere cat. D e di n. 5 posti di Collaboratore professionale sanitario tecnico di radiologia cat. D, ai sensi dell'art. 19 del C.C.N.L. integrativo del 20 settembre 2001 dell'area di comparto sanita' e dell'art. 30 del decreto legislativo 165/2001 e successive modificazioni ed integrazioni.
Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione dell'avviso scade il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale «Concorsi ed esami».

Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalita' di partecipazione all'avviso e' stato pubblicato nel Bollettino ufficiale regione Puglia n. 129 del 18 agosto 2011. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'unita' operativa concorsi dell'Azienda ospedaliero universitaria consorziale Policlinico - Piazza G. Cesare n. 11 - Bari - tel. 080/5593389-5592507