Lecco - Dalla regione Lombardia hanno dato il via libera a 95 nuove assunzioni per l’Azienda ospedaliera. La maggior parte, 69, riguardano quello che viene chiamato il comparto, che comprende 41 infermieri, sei tecnici, tre unità addette alla riabilitazione, otto operatori socio-sanitari, cinque tecnici, un assistente sociale e cinque amministrativi.
La quota restante, 26, interessa invece i dirigenti, cioè i medici che hanno un incarico da «dirigenti medici», tra i quali anche sei di struttura complessa, ovvero i primari. Si potrà così procedere ai concorsi per la nomina dei direttori del Pronto soccorso di Lecco e Merate, quest’ultimo adesso affidato nelle mani di Giovanni Buonocore con un contratto di consulenza, l’Ortopedia sempre del San Leopoldo Mandic che attualmente fa capo al facente funzioni Giuseppe Minnici, la Neurorianimazione e l’Anatomia patologica del nosocomio del capoluogo e infine dell’ufficio Acquisti. Per la ripartizione delle risorse umane disponibili, specialmente quelle di vertice, è stato tenuto conto anche del tempo da cui risultano scoperte, ma in proporzione un occhio di riguardo è stato certamente riservato al presidio brianzolo, a cui vengono riservati due dei cinque posti da primario.
Una volta espletate le procedure del concorso e nominati all’appello mancherebbe infatti solo quello della Terapia intensiva. L’auspicio espresso dai rappresenti istituzionali locali è che a parità di merito venga privilegiato chi già opera al Mandic e si sta impegnando per colmare le carenze di organico e per farlo ha magari rinunciato ad altre offerte allettanti o se ne sia assunto la responsabilità senza alcuna garanzia per il futuro. Per i restanti dirigenti si tratta di cinque medici internisti, quattro chirurghi, quattro del settore materno infantile, due psichiatri, sempre due anestesisti, altrettanti sanitari ospedalieri e un responsabile della direzione sanitaria.
È stata concessa anche la possibilità di istituire l’unità operativa, un reparto dedicato alla Tac e alla Pet, una tecnica radiografica diagnostica più avanzata rispetto alla tomografia assiale computerizzata tradizionale perché a emissione di positroni. Il Piano delle assunzioni è stato varato dalla Giunta regionale. I vertici della sanità lecchese non hanno ancora visionato il testo con i numeri e la distribuzione dei posti, ma hanno solo avuto conferma delle cifre complessive. Sino a quando non riceveranno la documentazione ufficiale preferiscono non formulare commenti sulle scelte specifiche.
Nel complesso, però, si sono detti moderatamente soddisfatti. «I dati ci sembrano positivi, specialmente rispetto ad altre realtà più importanti e grandi», ha fatto sapere il direttore generale Mauro Lovisari. Sono state accolte l’80% delle richieste per quanto riguarda il personale del comparto, il 90% di quelle che concernono le posizione mediche e anche il 50% di quelle dei primari. «Gli altri primariati probabilmente verranno deliberati già il prossimo anno», aggiungono dallo staff di Lovisari. In realtà, soprattutto sul fronte infermieristico, le autorizzazioni deliberate non permetteranno probabilmente di fronteggiare nemmeno la copertura del normale turn over fisiologico e bisognerà continuare ad avvalersi dei servizi della Hmc, la cooperativa già ora che fornisce infermieri esterni, di cui fa parte anche l’ex dg Ambrogio Bertoglio
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