lunedì 10 giugno 2013

Il giudice: retribuzione agli infermieri anche per il tempo utilizzato per vestirsi

Stessa sentenza, qualche mese fa, per i dipendenti dell’Ilva di Taranto


PESCARA.- La Asl di Pescara dovra' riconoscere a 131 infermieri il diritto a vedere retribuito il tempo necessario alla vestizione, prima di andare a lavoro, e alla svestizione, una volta terminato il turno, nonche' il tempo
necessario alle consegne, per un totale di venti minuti.
Lo prevede una sentenza del Tribunale di Pescara in seguito ad un ricorso presentato dal sindacato Nursind, rappresentato a livello provinciale da Antonio Argentini. L'avvocato che ha portato avanti il ricorso e' Carmine Ciofani. Tra l'altro e' prevista anche la corresponsione delle somme relative agli ultimi cinque anni, Il ricorso risale allo scorso anno ma gia' in precedenza Argentini aveva presentato un ricorso analogo
relativo alla sua persona. Anche in quel caso il Tribunale aveva riconosciuto i suoi diritti, e la Corte d'Appello ha
confermato la sentenza di primo grado ma ora il caso e' in attesa di pronunciamento da parte della Cassazione.
Nei mesi scorsi una sentenza simile era arrivata anche in Puglia dove i lavoratori dell’Ilva di Taranto chiedevano all’azienda il riconoscimento ai fini retributivi del tempo impiegato per coprire il tragitto dal varco di accesso allo stabilimento fino al reparto e viceversa.

La Corte d’Appello di Genova, in riforma parziale della sentenza di primo grado, ha condannato la società a corrispondere ai lavoratori il compenso dovuto, a titolo di lavoro straordinario, per il tempo necessario per indossare la tuta da lavoro e i dispositivi di protezione individuale, nonché per recarsi dallo spogliatoio al reparto. Rigettata, invece, la richiesta di riconoscere pure il tempo impiegato per muoversi dall’ingresso dello stabilimento fino allo spogliatoio e viceversa.
Anche la Cassazione ha dato ragione ai dipendenti spiegando che ci sono alcune categorie di lavoratori (come ad esempio operai ma anche gli infermieri) che devono per forza indossare la divisa per una precisa necessità. I dispositivi di protezione individuale rientrano tra le «misure » che il datore di lavoro deve adottare per tutelare l’integrità fisica del lavoratore. Questo vuol dire che «se uno di questi lavoratori pretendesse di svolgere le sue mansioni senza aver indossato tuta e dispositivi di protezione si porrebbe in una condizione di inadempimento contrattuale, di scarsa diligenza, esponendosi al potere disciplinare del datore di lavoro».


fONTE:pDN.IT

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