sabato 19 dicembre 2015

Trapianti: Agenas premia l’Ismett di Palermo

L’Istituto Mediterraneo per i trapianti si colloca fra le prime strutture in Italia che ha un indice di mortalità post trapianto a 30 giorni dello 0%



PALERMO. Risultato di eccellenza per ISMETT anche nell’edizione 2015 delProgramma Nazionale Esiti (PNE), realizzato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) fin dal 2010 per conto del Ministero della Salute. Il centro palermitano è ai vertici delle valutazioni fatte dall’Agenzia Nazionale per quanto riguarda l’indicatore che valuta la mortalità a 30 giorni per le procedure chirurgiche (cardiochirurgia, chirurgia addominale e chirurgia toracica).
L’ISMETT, infatti, si colloca ben al di sotto della media nazionale al primo posto fra le strutture che fanno parte del Servizio Sanitario Regionale Siciliano e fra le prime strutture in Italia. In particolar modo, ISMETT registra mortalità a 30 giorni dello 0% dopo un intervento di chirurgia per tumore al polmone, fegato e colon. Le medie nazionali sono rispettivamente di 1,3%; 2,65% e 4,07%. Nel caso di sostituzione di valvole cardiache, invece, la mortalità a 30 giorni in ISMETT è dello 0,93% contro una media nazionale del 2,84%.
I risultati del nostro lavoro si confermano tra i migliori a livello nazionale ed internazionale e sono il prodotto dell’intensa collaborazione tra tutti i professionisti dell’istituto: medici, infermieri, tecnici e amministrativi – sottolinea Bruno Gridelli, Direttore di ISMETT – Le conoscenze e competenze che possiamo mettere a disposizione dei nostri pazienti si mantengono sempre ai livelli più alti grazie all’integrazione con UPMC. Il collegamento tra noi e i colleghi di Pittsburgh è un potente strumento di miglioramento continuo della qualità e efficienza del lavoro di ISMETT. Ci auguriamo che anche questi dati di Agenas vengano presi adeguatamente in considerazione in questa face di crescita dell’Istituto.
ll Programma Nazionale Esitiesprime valutazioni comparative di efficacia, sicurezza, efficienza e qualità delle cure fornite dal servizio sanitario, utilizzando 146 indicatori (per questa edizione il numero di indicatori è salito, l’anno scorso erano 129), la fonte dei dati è rappresentata dai flussi informativi nazionali (Schede di dimissione ospedaliera – SDO aggiornate al 2014).


Fonte nurse24

Competenze infermieristiche, le linee guida europee

Elaborate dall’EFN per l’attuazione dell’articolo 31 all’interno dei programmi nazionali di formazione degli infermieri ai fini del riconoscimento delle competenze previste dalla Direttiva 2005/36/CE

Policlinico Vittorio Emanuele di Catania: firmato accordo per l’assegnazione delle fasce di progressione orizzontale

“Siamo soddisfatti per i lavoratori, una boccata d’ossigeno in busta paga, un accordo che arriva dopo circa cinque mesi di trattative" – commentano i sindacalisti.


CATANIA.  Finalmente una bella notizia per lavoratrici e lavoratori del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania. E’stato, finalmente, sottoscritto questa mattina nei locali di via Santa Sofia l’accordo decentrato per le progressioni economiche orizzontali durante la riunione di delegazione trattante tra le Rappresentanze sindacali unitarie come parte sindacale e la parte pubblica composta dal direttore generale Paolo Cantaro, direttore sanitario Antonio Lazzara e direttore amministrativo Giampiero Bonaccorsi.
E’ un ottimo risultato quello che abbiamo raggiunto, la prima azienda ospedaliera in provincia di Catania su 4 aziende sanitarie, per il passaggio di fascia del personale del comparto – commentano i dirigenti sindacali della Rsu – Su 2300 circa aventi diritto, il 45%  dei lavoratori, quindi più di 1000, potrà transitare alla fascia superiore, in media di circa 60 euro lordi”.
A darne notizia Calogero Coniglio, Segretario Territoriale Regionale FSI-CNI.
La quota sarà erogata l’anno nuovo e sarà comprensiva degli arretrati che decorrono dall’1 gennaio 2015, per il restante personale sarà stilata una graduatoria valida due anni e ordinata in base ai criteri di legge: quando si libereranno risorse economiche verranno assegnate le fasce facendo scorrere la graduatoria.
Siamo soddisfatti per i lavoratori, una boccata d’ossigeno in busta paga, un accordo che arriva dopo circa cinque mesi di trattative – commentano i sindacalisti –Sono sei anni che non viene rinnovato il contratto nazionale, un piccolo riconoscimento, ad un migliaio di lavoratori che ogni giorno, pur nelle difficoltà, con la carenza di personale e i super carichi di lavoro, garantiscono un servizio fondamentale come quello dell’assistenza dei pazientiDopo tanti solleciti alla direzione alla fine quest’ultima ha rispettato i tempi di legge, la finestra si chiudeva il 31 dicembre 2015. La fermezza degli eletti Rsu conferma la coerenza degli obiettivi dichiarati con quelli raggiunti. Il nostro impegno conclude la segreteria – sarà costante e continuo nel presidiare il completamento delle procedure necessarie.”


Fonte nurse24.it

Mangiacavalli: vi spiego perché l’Inghilterra sta assumendo così tanti infermieri italiani

Durante il convegno del 12 dicembre, promosso dal Collegio Infermieri di Salerno in sinergia con il Coordinamento interregionale Campania-Molise-Basilicata, la presidente degli infermieri italiani ha espresso un giudizio complessivo sulle competenze specialistiche e occupazione infermieristica


SALERNO. “Gli infermieri italiani stanno facendo colloqui per andare in Inghilterra perché si sono aperte queste possibilità occupazionali e perché l’Inghilterra reputa la preparazione degli infermieri italiani eccellente per quelle che sono le necessità del servizio sanitario nazionale inglese”. La presidente degli infermieri italiani, Barbara Mangiacavalli, ha spiegato –  in un intervista a Nurse24.it e al Corriere del Mezzogiorno –  il motivo per cui circa 2500 professionisti sono scappati nel Regno Unito. In Italia la mancanza di concorsi e assunzioni, l’assenza di prospettive e di contratti a tempo indeterminato spinge molti professionisti sul mercato estero.
Stando alle stime dell’Ipasvi si è registrato un incremento del 70% negli ultimi tre anni: infatti fino al 2012 chi decideva di trasferirsi oltremanica lo faceva più per scelta che per necessità. In Inghilterra il 40% della forza lavoro negli ospedali è costituita da infermieri e medici stranieri. “L’Inghilterra – ha continuato la presidente Barbara – da quando ha deciso di rilanciare il servizio sanitario nazionale inglese è partita dall’analisi dei bisogni della popolazione e l’analisi dei bisogni ha messo in evidenzia come occorrevano professionisti per prendere in carico la cronicità, le fragilità, le disabilità per gestire e prendere in carico tutto quello che è il post acuto fuori dall’ospedale e ha fatto la scelta di investire sugli infermieri.”
Il sistema sanitario nazionale è sempre più in affanno considerando che oltre al blocco del turnover si aggiunge anche la completa applicazione della legge 161 del 2014 sulle disposizioni in materia di orario di lavoro del personale del SSN mettendo ancor più a rischio l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA). “In Italia noi non li stiamo assumendo non perché ne stiamo formando troppi ma perché c’è una stasi occupazionale che riguarda tutto il paese e tutte le professioni con provvedimenti normativi che hanno vincolato il turnover per mantenere dei livelli di spesa sotto controllo e con provvedimenti normativi che hanno ampliato l’uscita dal servizio del mondo del lavoro. Noi abbiamo in Italia una situazione in cui abbiamo infermieri cosiddetti senior che sono in servizio e ci resteranno per un po’, i giovani che non entrano per questo blocco occupazionale e blocco del turnover e un dato che ormai è palese a tutti è che abbiamo un età media dell’infermieri che sta aumentando di sei mesi ogni anno“.
Al convegno IPASVI di Salerno del 12 dicembre, si è parlato anche dicambiamento visto nell’ottica di come riuscire a dare risposta ai bisogni sanitari in continua evoluzione in riferimento a tutte quelle patologie croniche, alla fragilità fisica e psichica, alle cure di lungo termine, alla continuità assistenziale e alla gestione professionalizzata dei molteplici casi di cura.


Fonte : http://www.nurse24.it/

Imperia: Oss e Infermieri costretti alla distribuzione dei pasti, la protesta del sindacato Cgil-Fp

"Si sta aggravando una situazione che già rasenta l'accettabile, oltre a trascurare alcune attività importanti inerenti l'assistenza si offre un servizio davvero scadente, alcuni pazienti in diversi reparti sono rimasti senza cena, o costretti a consumare pasti freddi".


“OSS e Infermieri costretti ad occuparsi anche della distribuzione dei pasti”. L'ordine perentorio del Dirigente dell'ASL, che dopo aver effettuato un bel taglio sul personale addetto alla ristorazione, impone e pretende che Infermieri e OSS, già ridotti nel numero per dedicarsi a ciò che di loro competenza, assistenza e cura del paziente, si adoperino anche a distribuire i pasti.
E’ quanto evidenzia il Segretario Generale della Cgil-Fp di Imperia Tiziano Tomatis, che sostiene come il provvedimento “Sta aggravando una situazione che già rasenta l'accettabile, oltre a trascurare alcune attività importanti inerenti l'assistenza si offre un servizio davvero scadente, alcuni pazienti in diversi reparti sono rimasti senza cena, o costretti a consumare pasti freddi. Infermieri e OSS nonostante tutto stanno facendo il possibile per garantire una certa qualità ma va da sé che non è umanamente possibile fare un po di tutto”.
La Cgil Fp più volte ha sensibilizzato il Direttore Generale sulle condizioni in cui versava il personale e di conseguenza il rischio che correva l'innocente utente, ma risposte evasive o prive di contenuti accettabili ne dimostravano l'indifferenza: “Probabilmente le scelte sono fatte dall'alto e da lassù non si vede la realtà del lavoro, ne tanto meno quella del paziente ‘comune’, forse perchè quando tocca a loro le vie e le condizioni non sono le stesse. In fondo basterebbe, che questi ‘Super Dirigenti’, dedicassero una giornata nei reparti degli Ospedali per rendersi conto di quanto sta accadendo, di quali siano le condizioni degli Infermieri e degli
OSS, di cosa sia l'assistenza ad un paziente. Troppo comodo stare dietro ad una scrivania e fare piani di riordino o di tagli trasformando tutto in semplice numeri. Nessuno di questi Dirigenti ha mai spiegato alla cittadinanza che l'assegnazione di Infermieri e OSS ad un reparto è conseguenza di un calcolo matematico, cioè tot minuti per numero di letti uguale Infermieri e OSS. E questi minuti da dedicare ai pazienti vengono ancora diminuiti quando, come nel caso della distribuzione dei pasti, si aggiungono compiti supplementari”.
“Si continua a tagliare su coloro che provvedono a mantenere funzionale il servizio sanitario – termina Tomatis – mentre nulla si fa nei confronti dei tanti burocrati che dall'alto gestiscono,  organizzano e decidono, a volte senza sapere neanche com'è strutturato un reparto e di che cosa si occupano le persone che ci lavorano”.



Fonte: http://www.sanremonews.it/

ASSUNZIONI 6000 INFERMIERI E MEDICI, CHIARITI I PUNTI ESSENZIALI: ECCO TEMPI E MODALITÀ

Finalmente un po' di chiarezza per le assunzioni di infermieri e medici tra 20162017: vediamo tutte le informazioni aggiornate dopo l'approvazione dell'emendamento da parte del governo. Non mancano novità (poco piacevoli) sulle tempistiche per il concorso che dovrà stabilizzare/reclutare tremila medici e tremila infermieri.

Assunzioni infermieri e medici, bando concorso 2016, assunzioni 2017: tutto quello che c'è da sapere

Cancellato l'emendamento per le assunzioni di infermieri e medici nel 2016, anzi no:l'emendamento è stato infine approvatodopo uno dei classici balletti politici italiani. Al di là di quanto accaduto, vediamo tutto quello che sappiamo a oggi sui posti di lavoro per infermieri e medici che saranno messi in palio per far fronte all'emergenza turni negli ospedali.
Per il 2016, anzitutto, sono previsteassunzioni con contratti flessibili a tempo, che possono essere prorogati fino alla fine di ottobre del 2016. Dopo questo periodo arriverà il concorso straordinario per le assunzioni di infermieri e medici (attenzione quindi, il concorsone non sarà più bandito da marzo o poco dopo marzo,come si era ipotizzato negli scorsi giorni).
Il concorso per infermieri e medici dovrà essere indetto dopo ottobre ed entro il 31 dicembre 2016. Pertanto le tempistiche per le assunzioni a tempo indeterminato si sono allungate: il bando del concorso dovrebbe arrivare alla fine dell'anno prossimo.
Con quali modalità saranno assunti medici e infermieri? Come riportato da Repubblica, gli enti del servizio sanitario nazionale "potranno riservare il 50% dei posti disponibili nell'ambito del concorso al personale medico e infermieristico in servizio al primo gennaio prossimo che abbia maturato alla data del bando almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni con contratti a termine o co.co.co". Come già ipotizzato nei giorni scorsi, il concorso sarà destinato per la metà circa ai precari.
Il mese di marzo 2016 resta comunque importante in quanto è per allora che si attendono i dati, da parte delle regioni, relativi ai propri fabbisogni nell'ambito della sanità, che concorreranno a determinare i posti da assegnare per rinfoltire gli organici delle strutture ospedaliere.

Concorso per infermieri e medici con bando nel 2016: a quando le assunzioni vere e proprie?

Il bando del concorso arriverà quindi entro fine 2016, ma le assunzioni nella sanità, come è ovvio, seguiranno tempistiche relativamente lunghe. Dati i tempi stretti, comunque, nell'emendamento approvato dal governo si prevede che la procedura per il reclutamento di nuove figure sia conclusa entro il 31 dicembre 2017


Fonte: blastingnews.com