sabato 6 luglio 2013

Gravidanza: le dieci regole da seguire per andare in spiaggia

Al mare anche in gravidanza. Le future mamme possono godersi il mare e la spiaggia al pari delle altre donne secondo Nicola Surico, presidente della SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia). L’importante è attenersi in maniera scrupolosa ad alcune indicazioni e avvertenze.
Secondo il decalogo SIGO particolare attenzione deve essere prestata per l’alimentazione, l’igiene e gli eventuali sbalzi di pressione. Opportuno per le donne in gravidanza non sedersi mai sulla battigia, sulla spiaggia o sul lettino senza avervi posto in precedenza un telo da mare, che deve essere personale.
Ecco le 10 regole SIGO per le future mamme, indicate per trascorrere una giornata al mare senza rischi:
  1. Evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde della giornat, comprese tra le 11 e le 16;
  2. Spalmare sul viso una crema del giusto livello di protezione, per evitare la formazione di macchie sulla pelle, destinate poi a rimanere;
  3. Idratare il proprio organismo bevendo circa 2 litri d’acqua ogni giorno;
  4. Evitare le bevande alcoliche, anche il semplice aperitivo;
  5. A tavola non consumare pesce o frutti di mare crudi per non correre il rischio di epatiti;
  6. Il nuoto può essere un buon modo per mantenere attiva la circolazione sanguigna degli arti inferiori;
  7. Non sovraccarica lo stomaco con pasti molto pesanti o difficili da digerire. Preferire un’alimentazione leggera divisa in molteplici momenti della giornata. Opportuno consumare soprattutto frutta e verdura, evitando però quei frutti troppo zuccherini come ananas e fichi;
  8. Considerate il mal di testa come un campanello d’allarme e allontanarsi quanto prima dalla spiaggia, potrebbe trattarsi di un effetto dell’eccessiva esposizione solare;
  9. Attenzione anche a possibili cali di pressione, provocabili anche come conseguenza dell’esposizione solare;
  10. Stendere sempre un asciugamano personale sulla sabbia o sulla lettino/sdraio prima di poggiarsi, onde evitare infezioni

Oggi 6 luglio è la giornata del BACIO!!!

Nata in Inghilterra, siamo sicuri che attecchirà ben presto anche in Italia in maniera duratura e diffusa. Parliamo della Giornata Mondiale del Bacio.
Celebrato da sempre nell’arte e nella letteratura di ogni tempo, l’intento è quello di sottolineare l’importanza di un gesto, tanto semplice quanto importante, perfetta manifestazione tattile dell’amore e dell’affetto che nutriamo verso il nostro partner, verso un figlio, verso gli amici o la famiglia in generale.
Bacio di mamma
Se un’interessante teoria antropologica fa risalire le origini del bacio alla preistoria (sembra che le donne dell’antichità per nutrire i propri piccoli sminuzzassero il cibo nella loro bocca prima di passarlo ai piccoli), anche i neurobiologi stanno tentando di ridimensionare il ruolo dei sentimenti e della passione come legati al bacio, preferendo conferirgli una funzionalità selettiva avente scopi riproduttivi. L’arte, il cinema e la letteratura, invece, come sappiamo non sono d’accordo e da sempre ne esaltano il carattere passionale e palpitante. Basta pensare a Catullo (da mi basia mille, deinde centum) per arrivare a Dante che, nel canto infernale di Paolo e Francesca, in un solo verso: “la bocca mi baciò tutto tremante”, ha fissato per l’eternità l’ansia di due corpi frementi di desiderio e di due bocche che si cercano per baciarsi.
Scopri come fronteggiare una comune insidia per le nostre Labbra!

Bacio sullo sfondo de "Il bacio" di Klimt
Bacio sullo sfondo de “Il bacio” di Klimt
Testimonianze visive dell’importanza del bacio ci vengono offerte dall’arte. Come non ricordare Il Bacio di Francesco Hayez o quello di Klimt? Passando per Antonio Canova che ha glorificato il bacio nel celeberrimo Amore e Psiche conservato al Louvre di Parigi.
Il Bacio di Hayez
Non solo. Baciare fa anche bene. Durante un bacio, il corpo produce  ormoni come adrenalina, dopamina e serotonina che sono in grado di trasmettere sensazioni di benessere, gioia ed eccitazione. Sembra inoltre che durante il bacio avvenga un benefico scambio di batteri in grado di stimolare la produzione di anticorpi.
Insomma non  avete scuse. Baciatevi. Oggi e per sempre


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Tumori: cancro seno per donne prima causa di morte oncologica

(ASCA) - Roma, 3 lug - Il tumore al seno e' la prima causa di morte oncologica per le donne. In Italia sono circa 46 mila i nuovi casi annui di carcinoma mammario, secondo gli ultimi dati forniti dall'Associazione italiana registro tumori (Airtum). Oggi, pero', il cancro alla mammella fa meno paura se diagnosticato in tempo, ''quello che bisogna rafforzare e' quindi l'attivita' di screening''. Ad esserne convinto e' Luca Marino, medico e direttore sanitario dei centri diagnostici Marilab di Roma.

''Ogni donna sopra i 35 anni dovrebbe fare una mammografia - prosegue l'esperto - ma siccome esiste un numero discreto di tumori che insorgono prima dei 35 anni si comincia a dire che insieme alla visita ginecologica, e all'autopalpazione del seno, sarebbe bene effettuare anche un'ecografia. La mammografia interviene successivamente, e in questo ambito Marilab e' tra i pochi centri a Roma a svolgere questa indagine con un'alta professionalita'. L'esame, infatti, e' realizzato da specialisti che si occupano di senologia e che visitano il paziente prendendolo in carico globalmente. La mammografia - precisa Marino - diventa quindi uno strumento inserito all'interno di una visita specialista che consente al paziente di uscire dal nostro centro con una diagnosi. Se dalla visita poi risulti necessario effettuare ulteriori controlli attraverso la risonanza e l'ecografia, noi li eseguiamo nella stessa sede''.

La Risonanza Magnetica Mammaria (RMM), invece, e' un esame di secondo livello. ''Una metodica messa a punto di recente - chiarisce il direttore sanitario - che ha preso piede laddove la mammografia non e' dirimente, perche' non ci da' le informazioni necessarie per realizzare una diagnosi definitiva. Insomma, la RMM interviene quando e' presente un problema legato alla composizione della ghiandola mammaria oppure con le donne che hanno le protesi''. Inoltre, ''conviene fare direttamente una RMM se in famiglia ci sia gia' un caso di tumore al seno, cosi' da evidenziare in maniera piu' precoce l'insorgenza del cancro rispetto a quanto, ad esempio, possa essere accaduto alla madre. Infine, un altra situazione da citare - precisa Marino - riguarda le pazienti gia' operate al seno, che eseguono i follow-up piu' con la risonanza che con la mammografia''.

Sanita': Lorenzin, stop tagli lineari. Si' a recupero sprechi

ASCA) - Roma, 4 lug - Basta ai tagli lineari ''perche' la Sanita' e' gia' stata aggredita'' e ''non e' in grado di sopportarne altri''. ''Bisogna essere molto responsabili e recuperare dove ci sono margini di sprechi''. Lo ha ribadito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta in commissione Sanita' al Senato per il seguito dell'audizione sulle linee programmatiche del ministero. La copertura dei 2 miliardi di ticket previsti per il 2014 arrivera' ''con la legge di bilancio'', ha assicurato, ma bisogna recuperare altrove: ''i margini di spreco ancora ci sono - ha detto - e sono enormi''. Ad esempio ''si puo' recuperare moltissimo dalla centralizzazione degli acquisti, moltissimo anche da aspetti magari marginali per cura, dai pasti alla lavanderia, alla pulizia, tutto cio' che e' accessorio, razionalizzando anche il modo di concepire alcuni interventi che vanno condivisi''. Si tratta insomma di fare non una ''revisione ma una riconversione della spesa all'interno dello stesso ambito, attraverso una grande azione di governance''. Una voce non secondaria potrebbe essere quella della sanita' elettronica: ''Con l'e-health - ha dettoLorenzin - si risparmierebbero 7 miliardi di euro in costi diretti, 14 in costi indiretti'' , prendendo ''l'impegno di raggiungere presto questo risultato, anche perche' per arrivare alla legge c'e' tempo fino al 2014''. Non da ultima, il ministro ha anche affrontato la questione del precariato : ''Vogliamo trovare percorsi'' di stabilizzazione ''sopratutto per i precari della sanita', che gia' lavorano e mandano avanti di fatto le strutture ospedaliere'', ha detto. Per questo, ''stiamo lavorando con il ministro D'Alia, abbiamo predisposto una soluzione condivisa. Ora aspettiamo la 'bollinatura' e di vedere la sostenibilita' finanziaria''




fonte: asca.it